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PREZZI, FEDERCARROZZIERI LANCIA ALLARME CON CARO-ENERGIA E CRISI MATERIE PRIME AUMENTANO COSTI E TEMPI DI ATTESA PER AUTOMOBILISTI

06 febbraio 2023

Su principali interventi di riparazione auto e moto rincari del +15% nel 2023. Federcarrozzieri, associazione che rappresenta le autocarrozzerie italiane, lancia oggi un duplice allarme relativo sia all’incremento dei costi delle riparazioni per autovetture e motocicli, sia all’aumento dei tempi di attesa per i cittadini. Nel corso del 2022 sono esplosi i costi dei materiali di consumo delle carrozzerie come effetto combinato del caro-energia e del costante rincaro dei pezzi di ricambio, voce che incide per circa il 70% del costo medio delle riparazioni – spiega Federcarrozzieri – Gli operatori del settore sono riusciti solo in parte ad assorbire i maggiori costi a loro carico, con la conseguenza che nell’anno in corso i listini al pubblico relativi alle riparazioni hanno subito inevitabili rincari. Ulteriori aumenti sono previsti per il 2023, con i costi degli interventi destinati a salire in media del +15% rispetto a inizio 2022. Il Centro Studi Federcarrozzieri ha analizzato alcune tra le più comuni tipologie di intervento verificando come cambierà la spesa a carico degli automobilisti nel 2023 per effetto del caro-energia e dei maggiori costi dei pezzi di ricambio: ad esempio riparare il paraurti posteriore di una piccola utilitaria danneggiato a seguito di tamponamento, costerà in media 1.950 euro contro i circa 1.700 euro di inizio 2022, con un aumento del +14,7%. Per sostituire un parabrezza di una citycar la spesa salirà da una media di 1.120 euro a 1.300 euro circa (+16%). In caso di danneggiamento delle porte laterali di un Suv di alto livello la spesa passerà dai 9.700 euro di inizio 2022 agli 11.200 euro del 2023 +15,4%. Ma c’è anche un altro allarme che viene lanciato oggi dall’associazione: la crisi delle materie prime e della componentistica ha aumentato le difficoltà di approvvigionamento di ricambi e materiali, dilatando i tempi di attesa a danno degli automobilisti. A ciò si aggiunge un ulteriore fenomeno tendenziale vale a dire la presenza di autoveicoli tecnologicamente più sofisticati che in quanto tali necessitano di un maggior impiego di tempi di manodopera per il loro ripristino. Fattori che determinano un incremento dei tempi di riparazione a danno degli automobilisti fino al +20% rispetto allo scorso anno – calcola Federcarrozzieri.
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